Ligabue e TT+ Audio: un binomio vincente anche indoor

Con il nuovo sistema GTX, TT+ AUDIO porta la resa sonora su nuovi livelli, con una gamma dinamica estrema e una precisione su tutto lo spettro audio che non ha pari rispetto a tutti i sistemi finora sviluppati dalla casa di Reggio Emilia. 

Emanuele Morlini, sound system designer per TT+ AUDIO descrive le scelte fatte per ottimizzare la copertura negli spazi al chiuso "Con Ligabue abbiamo da sempre la necessità della massima intelligibilità di voce e chitarre, che gravitano entrambe in uno stesso range di frequenza. Con GTX questo processo è semplificato, vista la precisione e chiarezza in gamma medioalta ancora migliorata. Il sistema GTX in uso è composto da 36 moduli di GTX 12 divisi in due array per il main più due side composti da 16 moduli GTX 12, inoltre per coprire la platea laterale, quando necessario, utilizzo due extraside di 9 moduli del ben collaudato RCF TTL 33-A II."

Continua Morlini "I sub sono configurati in gradient array con due straight line curvate elettronicamente rispettivamente di 12 e 10 moduli RCF TTS 56-A. In questo modo si garantisce la necessaria cancellazione sul palco ed un efficace controllo di direttività anche sulla basse frequenze che all’interno dei palazzetti è un requisito fondamentale. Inoltre, il frontepalco viene coperto con 4 moduli di RCF HDL 26-A. Tutto il sistema è controllato tramite RDNet in versione 5.0, che sarà presto disponibile per tutti gli utenti TT+ Audio e ci permette di controllare integralmente tutto il sistema GTX alimentato dagli amplificatori XPS in contemporanea ai moduli con ampli a bordo TTL, TTS e HDL come un sistema unico. Con RDNet posso quindi gestire impianti ibridi e controllare tutti parametri in tempo reale da una singola finestra di controllo."

Commenta Simone Squillario, fonico di Ligabue, “Dopo le date all’aperto, in cui abbiamo avuto la fortuna di utilizzare il sistema GTX prima ancora dell’immisione sul mercato, portiamo il sistema in situazioni ben più complesse dal punto di vista acustico, come i palazzetti italiani. Abbiamo già avuto le prime soddisfazioni, il sistema risponde bene al mix e riesce a raggiungere con estremo dettaglio su tutto il range di frequenze anche gli spettatori piú distanti. Sono molto soddisfatto delle prestazioni, in particolare la risposta ai transienti, la chiarezza nella pasta sonora e la definizione vocale, che in generi come il rock con tante chitarre elettiche come quello di Luciano sono fondamentali”.